11 SETTEMBRE LE POLVERI E I TUMORI
A tanti anni di distanza il triste evento dell’11 settembre 2001 continua a mietere molte vittime, i casi di tumore sono addirittura triplicati e si registrano proprio tra i tanti soccorritori e volontari che in quei mesi hanno lavorato tra le macerie.
Nei mesi successivi all’11 settembre il dipartimento di salute americano ha istituito un programma di assistenza sanitaria specifico per le persone coinvolte negli eventi di quel giorno. I dati statistici hanno da subito evidenziato un aumento di tumori di varia natura tra volontari, soccorritori e abitanti della zona. Numerosi tumori a carico del sistema respiratorio, dell’apparato digerente, fanno altresì pensare alla correlazione con l’azione di respirare e deglutire.
Purtroppo le patologie cancerose sono tutt’altro che rare, per questo motivo è stato necessario catalogare e ricercare tutti gli studi medici in letteratura che riportassero casi di tumori nel periodo successivo all’11 settembre e operare un approfondimento.
Nel 2011 è stato pubblicato dalla commissione World Trade Center Health Program, un primo rapporto informativo intitolato “First Periodic review of scientific and medical evidence related to cancer for the World Trade Center Health Program”.
Il rapporto contiene una disamina dettagliata di tutti gli agenti chimici che quel giorno sono stati immessi nell’aria. La nuvola di detriti che si è sprigionata quel giorno conteneva grossi quantitativi di amianto crisotilo poiché utilizzato come materiale isolante nelle torri, ma nella nuvola vi erano enormi quantitativi di cemento, gesso, VCO e idrocarburi. A partire già dai giorni seguenti l’attacco sono stati approntati dei programmi di prelievo di campioni di aria e molte delle persone coinvolte, soprattutto vigili del fuoco, sono stati sottoposti a biomonitoraggio. I dati biologici quali valori del sangue, tamponi alle vie aeree superiori sono stati confrontati con altri lavoratori con la stessa attività.
Nelle indagini svolte dal dipartimento di salute americana è altresì emerso che i dispositivi per la protezione delle vie aeree non sono sempre stati utilizzati.
Ovviamente in questa fase non vi è una vera e propria conclusione, ma sulla base di alcune osservazioni logiche sono stati discussi alcuni parametri oggettivi, che nel corso del tempo aiuteranno a definire meglio l’eventuale correlazione. Quello che è assolutamente inconfutabile è il numero di nuovi casi di cancro assolutamente sopra le medie delle normali previsioni.
In Italia, già dagli anni ’90 con l’entrata in vigore della 626, si ripone particolare attenzione alle polveri, specialmente quelle che spesso si trovano in cantiere. Devono essere adottate misure di protezione e prevenzione specifiche e adeguate, proprio per ridurre al minimo la possibilità di sviluppare patologie correlate.