Acustica

Il silenzio muore, il rumore prende dappertutto il potere. E’ la sola calamità ecologica sulla terra di cui nessuno parla.
(Alain Finkielkraut)

Tutti quanti noi amiamo la tranquillità della nostra casa, lasciare fuori i suoni del traffico e il rumore cittadino, non amiamo invece sentire i passi e il vociare dei nostri coinquilini di palazzo, tuttavia, molto spesso tutto questo non si verifica, costringendoci ad esempio ad alzare il volume della TV e talvolta a mal sopportare i giochi del bambino del piano di sopra. Scopriamo così l’importanza del comfort acustico, scopriamo altresì che la normativa edilizia, da qualche anno ormai, ha varato indicazioni precise sui serramenti e l’isolamento acustico. Nel caso di nuove costruzioni è previsto per legge che si debba eseguire una valutazione dei requisiti acustici passivi. Tale studio è fortemente raccomandabile proprio per evitare il reciproco disturbo, nel caso di unità abitative adiacenti, e per assicurare un corretto isolamento, nel caso di unità indipendenti.

Gli studi e le indagini acustiche successivamente descritte, devono essere effettuate da Tecnici competenti in acustica ambientale, riconosciuti e iscritti in albo regionale, ai sensi dell’articolo 2, comma 6 della Legge Quadro di riferimento.

Ecoprogetti è a disposizione per fornire consulenza ed per eseguire indagini e relazioni acustiche in riferimento ai seguenti argomenti:

l piano comunale di classificazione acustica è un atto tecnico-politico che pianifica gli obiettivi ambientali di un’area in relazione alle sorgenti sonore esistenti per le quali vengono fissati dei limiti. La classificazione acustica consiste nella suddivisione del territorio comunale in aree acusticamente omogenee a seguito di attenta analisi urbanistica del territorio stesso tramite lo studio della relazione tecnica del piano regolatore generale e delle relative norme tecniche di attuazione. L’obiettivo della classificazione è quello di prevenire il deterioramento di zone acusticamente non inquinate e di fornire un indispensabile strumento di pianificazione dello sviluppo urbanistico, commerciale, artigianale e industriale.
La valutazione previsionale di clima acustico è una relazione in cui si analizza il clima acustico di un’area prima di costruire un nuovo edificio o implementare una nuova attività. Un documento previsionale di clima acustico va presentato se:

  • si intendono realizzare nuovi insediamenti residenziali, oppure opere quali scuole o asili nido, ospedali o case di cura e parchi pubblici – in questo caso la consegna della valutazione previsionale di clima acustico è un onere della ditta costruttrice o dello studio di progettazione;


  • si cambia la destinazione d’uso di un immobile, per esempio si cambia la destinazione di un locale da commerciale a residenziale, oppure si destinano delle superfici ad uso scolastico o ospedaliero.
Nell’ottica di tutela della cittadinanza dall’inquinamento acustico, la Legge Quadro n. 447 del 26 ottobre 1995 prevede che, per alcune tipologie di opere, debba essere effettuata una valutazione di impatto acustico, in modo da garantire che il progetto sia compatibile dal punto di vista acustico con l’ambiente in cui lo stesso verrà realizzato. La valutazione di impatto acustico non è solo una formalità burocratica, ma diventa fondamentale in fase di progetto, per poter valutare correttamente anche le eventuali misure di contenimento.

Ai sensi dell’art. 8, comma 4, sempre della legge quadro, ai fini del rilascio della concessione edilizia e della licenza o autorizzazione all’esercizio, si introduce l’obbligo di presentazione della documentazione di previsione di impatto acustico.

Precisamente, in sede di rilascio di concessione edilizia e di provvedimenti abitativi per i nuovi impianti ed infrastrutture adibiti ad attività produttive, sportive e ricreative e per postazioni di servizi commerciali polifunzionali, quali:

  • impianti adibiti ad attività produttive (laboratori artigianali, officine meccaniche, esercizi commerciali, servizi, ingrossi, ecc.);
  • impianti adibiti ad attività sportive (campi da gioco, palestre, ecc.);
  • impianti adibiti ad attività ricreative (bowling, sala giochi, ecc.);
  • postazioni di servizi commerciali polifunzionali (centri commerciali);

Mentre in sede di rilascio di autorizzazione all’esercizio di attività produttive per gli impianti adibiti ad attività produttive (laboratori artigianali, officine meccaniche, esercizi commerciali, servizi, ingrossi, luoghi di ristorazione, ecc.).

La Legge Quadro introduce la possibilità da parte dei Comuni di richiedere lo stesso tipo di valutazione per la realizzazione, modifica e potenziamento di categorie come:

  • discoteche circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari o impianti rumorosi
  • impianti sportivi e ricreativi

Le aziende e le attività possono trovarsi nella situazione di richiedere questo tipo di indagine per verificare la compatibilità acustica, prodotta dai propri impianti, nei confronti dell’ambiente esterno. È un’indagine che richiede l’esecuzione di rilievi fonometrici e la successiva analisi dei dati ottenuti, per verificarne il rispetto con i piani di zonizzazione acustica comunale, tenendo in considerazione i recettori più prossimi all’insediamento produttivo, nelle varie condizioni e nelle fasce orarie previste. La verifica di norma viene effettuata successivamente alla realizzazione di un precedente studio previsionale di impatto acustico. La verifica deve essere effettuata anche nel caso in cui venga apportata una modifica all’assetto originario già denunciato agli enti competenti (per esempio quando si aggiunge un nuovo impianto).
Tali requisiti sono, in relazione alle diverse tipologie edilizie, le caratteristiche acustiche in opera degli elementi strutturali dell’edificio e degli impianti tecnologici di servizio dell’edificio necessarie.

Ogni edificio a partire dal 1998 infatti deve essere progettato in maniera da soddisfare tali requisiti acustici passivi ovvero, in parole semplici, deve offrire un adeguato isolamento acustico verso l’esterno e tra le partizioni orizzontali e verticali in caso di multiproprietà. Tali requisiti devono essere soddisfatti già in fase di progettazione. Adempimento che, se da una parte può risultare una ulteriore spesa considerata superflua, dall’altra, con una corretta valutazione, può incidere sulla futura qualità della vita spesa all’interno dell’edificio.

Cosa fare quindi? Affidarsi ad un tecnico competente in acustica che, a partire dalle prime fasi di progettazione, vi consigli soluzioni e materiali che possano in concreto soddisfare i requisiti richiesti e ne dia evidenza e giustificazione attraverso opportune relazioni tecniche, che faranno parte della documentazione da depositare presso gli uffici competenti. I produttori di serramenti, di materiali strutturali (pareti, solai, ecc.) forniscono i dati relativi al potere fonoisolante, tuttavia sono elementi ricavati in laboratorio ed in riferimento al singolo manufatto; partendo da questi dati, il tecnico competente è in grado di valutare la resa effettiva in opera, nel suo insieme.
Ai sensi dell’articolo 6, comma 1, lettera h) della Legge 26.10.1995 n. 447, le imprese che intendano avviare un cantiere e che a priori sono consapevoli che non potranno rispettare i limiti di legge stabiliti dalla zonizzazione acustica comunale e/o il limite differenziale, devono presentare istanza per ottenere specifica autorizzazione per lo svolgimento delle attività. L’istanza deve essere presentata almeno 30 giorni prima dell’inizio attività al Comune interessato dal futuro cantiere e deve essere corredata da uno studio delle emissioni acustiche nelle varie fasi lavorative redatta da tecnico competente in acustica ambientale
Una buona progettazione dei locali adibiti all’accoglienza di più persone prevede l’applicazione di alcuni accorgimenti che consentono di ottenere un comfort acustico adeguato. Succede spesso che in un locale, a fronte di una estetica ricercata, non corrisponda un buon comfort acustico, ma una cattiva diffusione del suono e un eccessivo riverbero dello stesso.

Un esempio tipico di cattiva progettazione acustica, si può trovare in alcuni ristoranti in cui, all’aumentare dei commensali, diminuisce la qualità delle conversazioni, poiché aumenta la voce e la confusione generale. Questo fenomeno può essere attenuato di molto valutando la diffusione del suono all’interno del locale, attraverso un adeguato studio, per intervenire in maniera mirata (ad esempio installando materiale fonoassorbente). Uno studio accurato è opportuno in quanto mette in luce le problematiche in modo preciso; installare materiale fonoassorbente senza un’idea precisa, può portare al problema opposto, ossia ottenere un ambiente “ovattato” altrettanto fastidioso.